Come superare la "crisi" in famiglia. Riflessioni sulle performance dei gruppi italiani quotati

Nell'ambito dei gruppi d'imprese, il modello public company è stato per molto tempo considerato l'unico paradigma in grado di allocare le risorse in modo efficiente e di indirizzare più efficacemente le imprese verso obiettivi di creazione del valore. Numerosi filoni di studi, tuttavia, attestano che un'elevata percentuale di società, anche quotate, è caratterizzata da una forte concentrazione dell'azionariato nelle mani di uno o più soggetti, spesso membri di una dinastia imprenditoriale familiare, con performance economico-finanziarie degne delle public company. Nel presente lavoro, basandoci sulle premesse teoriche sopra indicate, si riportano i risultati dell'analisi empirica che abbiamo condotto sulle performance economico-finanziarie di un campione di 120 gruppi, familiari e non, quotati al Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana nel decennio 2002-2011. L'orizzonte temporale indagato ha permesso di confrontare le due categorie di gruppi nel periodo pre-crisi (2002-2006) e in quello di crisi (2007-2011) evidenziando per i gruppi familiari notevoli difficoltà all'inizio della crisi ma anche una maggior capacità di ripresa rispetto ai gruppi non familiari. Il presente lavoro vuol così contribuire al filone di studi sulle imprese familiari volto a dimostrare la capacità dei family business di sapersi consolidare nel tempo e di riuscire a raggiungere livelli di performance elevati, confrontabili, se non superiori, con quelli raggiunti da altre imprese con strutture azionarie diverse.