Author
Listed:
- Antonio Falvo
- Alessio Marabucci
Abstract
L’Analisi Costi Benefici (ACB) è il principale strumento di valutazione degli investimenti pubblici. Tale metodologia trae le sue origini dall’Economia del Benessere e nel corso del tempo ha vissuto una fase di allontanamento dai fondamenti teorici che ne hanno costituito, e che ne costituiscono ancora, le fondamenta, facendola divenire sempre più un mero esercizio di stima compiuto adottando uno schema di valutazione “standard”. Il tentativo di regolamentare l’ambito delle analisi economiche, più che quelle finanziare, si scontra con il trade-off esistente tra la possibilità dell’analista di avanzare le proprie ipotesi, arricchendo lo studio (e la letteratura) in merito, e la necessità di semplificare la metodologia e le variabili economiche da quantificare, al fine di rendere il lavoro fruibile al decisore pubblico; questo porta le ACB ad essere troppo semplicistiche e lontane dal quantificare i reali “benefici”, o “malefici”, di cui la collettività godrà, o subirà, sia in fase di realizzazione che di esercizio della nuova infrastruttura. E’ da precisare che le ACB sempre più di frequente sono compiute da figure professionali diverse dall’economista, in particolare dagli ingegneri (civili, trasportasti). La figura dell’ingegnere è di fondamentale importanza in sede di valutazione di un progetto di investimento, soprattutto per quanto riguarda la stima dei costi dell’infrastruttura, siano essi di realizzazione o di esercizio, mentre per il calcolo dei benefici diventa indispensabile il contributo dell’economista. Questa commistione tra le due figure nel tempo ha creato, e sta creando, una nuova professionalità, a cavallo tra le discipline dell’economia e dell’ingegneria, per cui diventa fondamentale creare un linguaggio comune che faccia da raccordo fra le due tecnicalità in modo tale da migliorare sempre di più la qualità dei lavori prodotti. Tali argomenti sono sede di numerosi e vivaci dibattiti. Il presente lavoro vuole proporre elementi innovativi sulla valutazione di partite economiche che spesso vengono stimate in base a procedimenti distaccati dal contesto reale di riferimento o addirittura trascurate per la non conoscenza sia delle relative metodologie di stima sia dei fondamenti teorici che ne sono alla base. L’obiettivo non è quello di colmare i numerosi gap esistenti in materia tra teoria e pratica ma di fornire spunti di riflessione 4 circa il trade-off esistente tra un’analisi puntigliosa e corretta scientificamente, ma che richiede molto tempo per essere implementata, e un’analisi più snella e veloce, fondata su schemi di riferimento prefissati ma più lontano dalla correttezza formale di un calcolo economico ben saldo sulle sue basi teoriche di riferimento.
Suggested Citation
Download full text from publisher
Corrections
All material on this site has been provided by the respective publishers and authors. You can help correct errors and omissions. When requesting a correction, please mention this item's handle: RePEc:rtr:wpaper:0087. See general information about how to correct material in RePEc.
If you have authored this item and are not yet registered with RePEc, we encourage you to do it here. This allows to link your profile to this item. It also allows you to accept potential citations to this item that we are uncertain about.
We have no bibliographic references for this item. You can help adding them by using this form .
If you know of missing items citing this one, you can help us creating those links by adding the relevant references in the same way as above, for each refering item. If you are a registered author of this item, you may also want to check the "citations" tab in your RePEc Author Service profile, as there may be some citations waiting for confirmation.
For technical questions regarding this item, or to correct its authors, title, abstract, bibliographic or download information, contact: Telephone for information (email available below). General contact details of provider: https://edirc.repec.org/data/dero3it.html .
Please note that corrections may take a couple of weeks to filter through
the various RePEc services.