(English) Refugees Traversing Borders: An act of Civil Disobedience (Italiano) Crisi dei rifugiati in Europa: la marcia per rivendicare i propri diritti

(English) On the 4th of September 2015, asylum seekers who had been stranded in Hungary’s Keleti train station started marching on foot towards the Austrian border under live media coverage. Their aim was to show to the world that they do not accept their predicament and demand passage to Germany and Sweden. How should we understand the march of the refugees and the events surrounding it? In what ways has the march altered the European public’s perception of asylum seekers and the institutions that govern European asylum policy? This article argues that the march of refugees can be characterized as an act of civil disobedience. It aims to show that asylum seekers, with the help of European institutions and activist European citizens, have emerged as novel political agents instigating change in the European political landscape. (Italiano) Il 4 Settembre 2015 a Budapest, Ungheria, i richiedenti asilo accampati nella stazione ferroviaria di Keleti intraprendono una marcia a piedi verso il confine austriaco sotto gli occhi dei media internazionali. Il loro messaggio al mondo è il rifiuto della loro condizione disagiata, e la richiesta di raggiungere la Germania e la Svezia. Come possiamo interpretare la loro marcia e tutti gli eventi che l’hanno accompagnata? Come questo evento ha cambiato la figura dei richiedenti asilo agli occhi del pubblico europeo e delle istituzioni responsabili delle politiche di asilo? Questo articolo sostiene che la marcia dei rifugiati può essere inquadrata come un atto di disobbedienza civile. L’obiettivo dell’articolo è dimostrare che i richiedenti asilo, con l’aiuto degli attivisti e delle istituzioni europee, si sono caratterizzati come un nuovo agente politico, catalizzatore di cambiamento all’interno del panorama politico dell’Unione Europea.