(English) The International Criminal Court in search of a defendant: The case of Omar al-Bashir (Italiano) La Corte penale internazionale alla ricerca di un imputato: Il caso di Omar al-­

(English) This paper focuses on the political impact of the indictment of the Sudanese president, Omar al-Bashir, by the International Criminal Court (ICC). The paper analyses the effect that the two arrest warrants had on politics in Sudan, and the reactions and actions that the indictment sparked around the world. At a local level, the arrest warrant has done little to introduce a culture of accountability or to bring peace to Darfur. Regionally, the al-Bashir indictments have strengthened anti-ICC sentiment and sparked an aggressive backlash by the African Union. Finally, on the world stage, Arab states have strongly supported the Sudanese government’s position against the ICC whilst developing nations have prioritised economic affairs over human rights and Western powers have shown passivity in wanting to implement the warrant. All in all, the indictment of al-Bashir has damaged the credibility of the court at a global level and failed to bring justice to the people of Darfur. (Italiano) Questo articolo analizza l’impatto politico, sia sul fronte interno, sia su quello internazionale della messa in stato di accusa e dei due mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale (CPI) ai danni del presidente del Sudan, Omar Al-Bashir. A livello locale, l’incriminazione non sembra aver prodotto alcun risultato di rilievo nel promuovere la cultura della responsabilità, né tantomeno nel processo di pacificazione in Sudan. Al contrario, l’imputazione di Omar al-Bashir ha rafforzato il sentimento anti CPI e ha scatenato una reazione violenta da parte dell’Unione africana. Sulla scena mondiale, al sostegno degli stati arabi alla posizione del governo sudanese si accompagna la sostanziale indifferenza al problema da parte dei paesi in via di sviluppo, più sensibili al sostegno economico che agli interventi a difesa dei diritti umani da parte della comunità internazionale; mentre le potenze occidentali temporeggiano e tardano a rendere effettivo il mandato di arresto. Da questo quadro emerge chiaramente quanto la credibilità della Corte Penale Internazionale, lungi dall’aver portato giustizia al popolo del Darfur, ne risulti danneggiata.