The potential infringements of competition law in the collection of local practices concerning the real estate agency services

Il lavoro si propone l'obiettivo di riflettere sulla prassi delle Camere di Commercio concernente la raccolta e la pubblicazione delle provvigioni praticate dai mediatori immobiliari a livello locale. Quest'ultima infatti, unitamente alla trama normativa che la disciplinano, potrebbe innescare un circolo vizioso suscettibile di dar luogo a una violazione dei principi di libera concorrenza, favorendo, nello specifico, il possibile allineamento dei prezzi praticati dagli operatori del settore a scapito dei consumatori. Alla luce di queste considerazioni, l'autore esamina i principali provvedimenti emanati dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, la quale, sottolineando come le provvigioni pubblicate fungano impropriamente da prezzi di riferimento per il mercato immobiliare, auspica l'eliminazione di ogni ruolo attivo dei rappresentanti di categoria nella rilevazione degli usi di provvigione in seno alle Camere di Commercio. In quest'ottica, la recente entrata in vigore della legge 7 agosto 2015, n. 124 (c.d. «legge Madia»), che prevede una riforma dei compiti e delle funzioni delle Camere di Commercio, se attuata correttamente dal Governo, potrebbe rappresentare un'occasione per apporre dei correttivi ad un regime che appare difforme al principio di tutela della concorrenza.