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Abstract
Il lavoro considera, da una prospettiva economica, i problemi posti dalla prova dell'esistenza di un nesso causale tra un illecito antitrust ed eventuali danni causati ad uno o più agenti economici, nonché dalla valutazione di questi danni. Evidenzia come non sempre comportamenti che generano un danno sociale, e che dunque sono sanzionabili ai sensi degli articoli 81 e 82, possono generare danni privati risarcibili in capo a specifici agenti economici. Infatti, la sanzione di una intesa avente oggetto distorsivo non può certamente fornire prova dell'esistenza di un effetto, e dunque di un danno privato; negli abusi escludenti, un danno alla concorrenza può non implicare un danno risarcibile ad un concorrente, in quanto non tutti i comportamenti escludenti dell'impresa dominante hanno necessariamente carattere abusivo, o non hanno un effetto escludente su tutti i suoi concorrenti. Pertanto, anche nelle azioni follow-on è quasi indispensabile che l'Attore provi adeguatamente il nesso causale e quantifichi il danno. A questo fine, la metodologia più ragionevole è quella, frequentemente applicata dalle corti civili nelle liti commerciali, di costruire uno scenario ipotetico, che differisce da quello effettivo soltanto per il mancato verificarsi del comportamento dannoso. Tale scenario può essere creato in vari modi, che vengono discussi nell'articolo, tra i quali quello in generale preferibile, se le informazioni disponibili lo consentono, è la ricostruzione analitica, in base ad informazioni dettagliate sull'impresa, sui suoi piani, e sulla sua effettiva capacità di realizzarli in assenza dei comportamenti dannosi. Quando non si disponga di dati adeguati per questa ricostruzione, è possibile basarsi sull'andamento economico del mercato dell'impresa in un periodo precedente o successivo al verificarsi del comportamento dannoso (metodo before and after), oppure infine confrontare l'impresa danneggiata con un'altra impresa - fortemente simile ad essa - che però non abbia subito il comportamento dannoso (metodo yardstick, o benchmark). In tutti questi casi, la corte deve avere modo di convincersi che la differenza tra le due situazioni confrontate risulti, almeno in via preponderante, dal comportamento dannoso.
Suggested Citation
Luigi Prosperetti, 2008.
"Proving and quantifying antitrust damages: an economic perspective,"
Mercato Concorrenza Regole, Società editrice il Mulino, issue 3, pages 527-564.
Handle:
RePEc:mul:jhpfyn:doi:10.1434/28396:y:2008:i:3:p:527-564
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