Matters of Priorities: The E cn + Directive and the Competition Authority’s Discretion in Selecting Cases

L’articolo si propone di esaminare il nuovo potere, introdotto dalla Diret­tiva Ecn +, per le Autorità di concorrenza di fissare le c.d. «priorità negative», ossia di respingere le denunce a motivo del fatto che non rientrano tra le priorità investigative. Partendo dallo «stato dell’arte» in materia, sarà discussa la prassi a livello europeo e nazionale e i possibili riflessi rispetto alla discrezionalità ad oggi riconosciuta alle Auto­rità nella gestione dell’attività istruttoria. Si osserverà come talune delle preoccupazioni emerse dal dibattito che ha preceduto l’adozione della Direttiva, quali i rischi di un possibile arretramento di tutela per i segnalanti, potrebbero essere in parte risolte dalla nuova disciplina, in considerazione delle previsioni in tema di scrutinio giudiziale e dello standard di analisi richiesto dalle corti U e . Saranno infine svolte talune conside­ razioni circa le implicazioni sull’attività dell’Autorità italiana e l’opportunità di definire e pubblicare i criteri di priorità, nonché sulla necessità di un coordinamento sul tema tra le autorità europee di concorrenza a livello di rete Ecn.