Surveillance and Commitments with Regard to the Single National Network. A Match for Two

L’articolo affronta un tema di natura regolamentare sinora non molto esplorato: quello della c.d. better regulation che, su impulso di decisioni assunte a livello europeo, si va affermando come collezione di strumenti volti a promuovere la qualità e l’efficienza della regolazione, deflazionare l’eccessiva produzione normativa e regolamentare (c.d. regulatory inflation), ridurre gli oneri di carattere finanziario e organizzativo e, in ultima analisi, traghettare i mercati iper-regolamentati verso scenari di regolamentazione sostenibile. Il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (Direttiva Ue n. 2018/1972) è un esempio di questa «buona pratica». Esso detta innovative regole in termini di vigilanza e Impegni sugli accordi di separazione della rete e di coinvestimento, introducendo utili elementi di regolazione «co-gestita» e semplificata. Un caso attuale a cui questa soluzione potrebbe applicarsi è quello della «rete unica di Tlc » di cui si dibatte da anni e che ha visto, come primo passo, la costituzione di FiberCop da parte di T im . Distinte istruttorie dell’Autorità di regolamentazione e di quella garante della concorrenza e del mercato sono state avviate in parallelo su questo caso, con l’obiettivo di assicurare al mercato adeguate garanzie competitive, con il rischio però di creare sovrapposizioni e incertezza quanto alle regole e alle prescrizioni applicabili.