Impatto economico dell?utilizzo di carbossimaltosio ferrico in pazienti con anemia da carenza di ferro nelle regioni italiane

L?anemia da carenza di ferro rappresenta la forma di anemia riscontrata piu comunemente nella pratica clinica. L?assunzione di ferro per via endovenosa si e dimostrata sicura ed efficace e in grado di riportare rapidamente i pazienti a livelli normali di emoglobina. A partire dalla rilevazione dell?utilizzo delle risorse sanitarie in cinque ospedali italiani, si e stimata la dimensione economica, a livello ospedaliero e dei sistemi sanitari regionali, nella gestione dei pazienti con anemia da carenza di ferro in Italia considerando diversi scenari di utilizzo di carbossimaltosio ferrico (FCM) e ferro gluconato (FG). Per la valorizzazione delle risorse sono state utilizzate le tariffe di rimborso delle prestazioni nella prospettiva dei sistemi sanitari regionali, mentre per la prospettiva ospedaliera si e fatto riferimento alla funzione di costo legata ai diversi fattori produttivi. Nell?ipotesi di sostituzione completa di FCM rispetto a FG, il risparmio massimo ottenibile per il Sistema Sanitario Italiano sarebbe di circa 34 milioni di euro. Nella prospettiva ospedaliera, con una singola infusione di 1.000 mg di FCM, che all?ospedale costa 131,24 ?, e possibile ottenere un risparmio del 75% rispetto a 16 infusioni di FG da 62,5 mg ciascuna e del 50% rispetto a 8 infusioni di due fiale di FG ciascuna (125 mg). In conclusione, FCM si puo ritenere un?opzione cost-saving, sia dal punto di vista dei sistemi sanitari regionali sia dal punto di vista ospedaliero, se confrontata con la formulazione attualmente piu utilizzata in Italia per il trattamento dei pazienti con anemia da carenza di ferro.