Incentives to fidelity and exclusion: loyalty discounts and rebates

Gli sconti e i premi fidelizzanti si collocano a ridosso dell'incerto confine tra condotte escludenti e iniziative commerciali aggressive, ma sostanzialmente pro-competitive. Facendo leva sulla speciale responsabilità dell'impresa egemone, la Commissione e le corti comunitarie hanno tradizionalmente ricollegato l'illiceità della pratica alla sua tendenza a fidelizzare la clientela e, per tale via, ostacolare le imprese antagoniste, laddove negli Stati Uniti il timore di soffocare una classica forma di concorrenza sui prezzi ha indotto la prevalente giurisprudenza a sancire una forte presunzione di liceità degli sconti non predatori e non leganti, che parrebbe superabile soltanto mediante la specifica prova di ripercussioni anticoncorrenziali attuali. Nel Discussion Paper sull'art. 82, la Commissione ha effettuato un primo tentativo d'ancorare il trattamento della pratica al suo effettivo impatto concorrenziale, ma la decisione Tomra e, soprattutto, la sentenza resa dalla Corte di Giustizia nel caso British Airways sembrano aver rafforzato l'orientamento tradizionale delle istituzioni comunitarie, gettando alcune ombre sul processo di revisione della politica della concorrenza in tema d'abuso.